LORETA - Vokaalteoste eestikeelsete tõlgete andmebaas
Andmebaas sisaldab järgmisi teoseid: ooperid, oratooriumid, kantaadid, laulud ja liturgilised žanrid. Andmebaasi täiendatakse jätkuvalt uute teoste tõlgetega.

Tõlked pärinevad erinevatest allikatest ja on tehtud erineva eesmärgiga. Enamik tõlkeid ei ole mõeldud laulmiseks. EMTA raamatukogu ei ole tõlkeid sisuliselt toimetanud.

Andmebaasi koostajad on püüdnud saada ühendust kõikide tõlkijatega, kuid kahjuks pole see kõikidel juhtudel õnnestunud. Pretensioonide korral palume võtta ühendust tagasiside vormi kaudu.

Kõik andmebaasis toodud tõlked on mõeldud õppeotstarbeliseks kasutamiseks. Muudel juhtudel palume võtta ühendust tõlkijaga.

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Muusika autor Gaetano Donizetti
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ATTO I

SCENA PRIMA

Coro
Bell'alba foriera
d'un sole novello,
la nostra preghiera
comincia per te.
Del padre, del duce
sia il viver più bello,
sia sparso di luce
chi lieti ne fe'.

SCENA SECONDA

Baldassarre
Quegli accenti odi tu, Fernando?

Fernando
Io l'odo.

Baldassarre
Felici son per me, ma tu nol sei?
Non più ami tu il padre!

Fernando
Ah ciel! Che parli!
Di questa terra eletto a reggitor,
pel nostro moderato impero
beata la rendesti, io pur contento
m'era al tuo fianco, ma...

Baldassarre
Parla, finisci.

Fernando
Un novello m'assalse
dolce desio, che di spiegar non oso;
corsi al tempio, alla prece apersi il core
a gloria ed a virtù, ma il vinse amore.

Baldassarre
Parla, finisci,

Fernando
Una vergine, un angiol di Dio
presso all'ara pregava con me,
una speme, una gioia, un desio,
un terrore quest'anima empié.

Ah, mio padre! Rapíami la bella,
fin l'estrema virtude del cor.
Chiedo al cielo conforto, ma quella,
solo quella mi è innante tuttor.

Da quel giorno che insiem le soavi
aure grate con essa spirò,
queste mura a Fernando son gravi
un destin più ridente sognò.

De' miei mali nell'atra procella
un'aita ricerca il mio cor,
ed al cielo mi volgo, ma quella,
solo quella minnante tuttor.

Baldassarre
E sia vero?... Son desto o vaneggio?
Tu d'onore, tu simbol di fé.
Che, me spento, sull'alto mio seggio
déi sederti e regnare per me!

Fernando
Padre, io l'amo!

Baldassarre
Deh! taci... oh dolor!
Non sai tu che d'un giusto al cospetto
de' superbi l'orgoglio svanì?
Non sai tu che il furor del mio petto
tutta Iberia, riscosse, atterrì?

Fernando
Padre, io l'amo!...

Baldassarre
Ah, sventura! Non sai
de' mortali a che tragge l'amor!
Ma rispondi: chi è dessa, la bella
che sì facil trionfa di te?
La sua patria, i congiunti, favella,
il suo nome, il suo rango, qual è?

Fernando
Io l'ignoro, nol chiesi mai.
Padre, io l'amo!

Baldassarre
Deh! taci... oh terror!
Vanne, dunque, frenetico, insano,
lungi reca l'errante tuo piè;
che del Nume la vindice mano
non ricada tremenda su te!

Fernando
Cara luce, soave conforto,
deh, tu veglia propizia su me!
Tu mi salva! tu guidami al porto;
tu sorreggi l'errante mio piè!

Baldassarre
(afferra la mano di Fernando che avviasi
per partire, gli dice con emozione)
La perfidia, il tradimento
te, mio figlio, assalirà;
sia tua vita un rio tormento
il dolor con te vivrà.
Forse in grembo al flutto infido
un sospiro udrassi un dì:
sia del naufrago, che il lido
va cercando che fuggì.

Fernando
Padre, ti lascio.

Baldassarre
E che!

Fernando (in ginocchio)
Mi benedici

Baldassarre
Ohimé!


SCENA QUARTA

Fernando
(alla donzella che gli dà la mano)
Messaggera gentil, ninfa discreta,
che ognora su queste sponde
il mio venir proteggi, e il mio ritorno,
a che non odo di tua voce il suono?
Ma taciturna sempre! Ah, ti scongiuro!
La tua donna, la mia, persiste ancora
il suo rango a celarmi, il nome?
Ah parla! Chi è dessa?

Ines
Vano è il domandar...

Fernando
L'arcano
è dunque sì tremendo?

Ines
Assai più che nol credi.
(vede venir Leonora)
Ella vêr noi s'avanza, a lei lo chiedi!

Leonora inoltrasi, e fa segno alle altre di ritirarsi.


SCENA QUINTA

Leonora
Ah mio bene, un Dio t'invia,
vieni, ah vien, ch'io viva in te!
Tu sei gioia all'alma mia,
terra e ciel tu sei per me.

Fernando
Lungi da un padre amato,
per te solcata ho l'onda.


Leonora
Ma da quel dì beato
veglia un pensier su te,
e vêr l'amica sponda
ei ti conduce a me.

Fernando
Felice io son?

Leonora
Più misero
forse di te alcun v'è.

Fernando
Per pietade a me disvela
qual periglio qui si cela!
Pel tuo cor, smio l'impero,
vo' la morte ad incontrar.

Leonora
Ah! che il fato è ognor severo!

Fernando
Chi sei tu?

Leonora
Nol domandar.

Fernando
Tacerò, ma pria rispondi
se possente è in te l'amor.
Tuo destin col mio confondi,
sposo tuo mi stringi al cor.

Leonora
Il vorria... nol posso!

Fernando
Oh, smania!
Che mai sento! Oh, mio terror!
Cruda mia sorte orribile
misero appien mi fe'!

Leonora
Omai d'un nume vindice
piombò la man su me.
Un dì sul mio disegno
lieto sorrise amor,
e in queste cifre un pegno
potea donarti il cor.

Fernando
Ebben?

Leonora
Non hai tu detto più fiate a me,
che onor entro il tuo petto alberga primier?

Fernando
Lo dissi.

Leonora
In questo certo ti rendo l'avvenir,
ma devi tu qui giurarmi in pria...

Fernando
E che?

Leonora
Fuggirmi...

Fernando
Ah, mai!

Leonora
Vanne e m'oblia!

Fernando
Ch'io debba lasciarti
possibil non è...
mi è vita l'amarti,
se' tutto per me.

Pria freddo il cor mio
per morte sarà,
ma dirti l'addio,
ah, mai non potrà.

Compiangermi ognora
il mondo mi de',
ma un vil, chi t'adora,
mel credi non è.

Leonora
Deh, vanne, deh, parti!
Deh, fuggi da me!
Mgioia l'amarti,
delitto è per te.

Ah, freddo il cor mio
per morte sarà!
Nel dirti l'addio!
Ma dirtel dovrà.

Compiangere ognora,
il mondo ti de'.
Ma indarno s'implora
pietade di me.


SCENA SESTA

Ines accorrendo tutta tremante e detti.

Ines
Ah! Leonora, il re.

Leonora
Che sento!
Giusti numi!

Fernando
Il re!

Leonora
Oh, spavento!
(ad Ines)
Io ti seguo.
(poi a Fernando dandogli la carta che aveagli mostrato apprima)
Prendi e va':
fuggi.

Fernando
Ah! mai.

Leonora
Gran Dio! Pietà.

Leonora getta a Fernando un ultimo sguardo, poi parte precipitosamente.



ATTO 3

SCENA PRIMA

Fernando solo, entrando.

Fernando
A lei son presso alfin; partiva ignoto
e riedo vincitor; mentre in sua corte
m'appella il re, d'amor più che d'orgoglio
mi freme in petto il cor: colei che adoro
quivi soggiorna,
a conoscerla alfin l'alma ritorna.
Il re!
(avvicinandosi il re, si ritira modestamente)

SCENA SECONDA

Alfonso entra pensieroso. Don Gasparo lo segue. Fernando in disparte.

Gasparo
Qual fora di quell'empio il fato?

Alfonso
(senza badargli, favellando tra sé)
Ceder dunque dovrò
d'un veglio alle minacce?

Gasparo
Ma il re giustizia
a sé ricusa?

Alfonso
Leonora inoltri.
Ines, complice sua, prigion rattieni.
(Don Gasparo parte)
Sei tu
(s'avvede di Fernando)
mio nume tutelar; ti deve
la sua salvezza il re.

Fernando
Contento appieno
mi fe' l'onor.

Alfonso
De' tuoi sudori, o prode,
tu stesso, il vo', la ricompensa or chiedi.
All'accento del re t'affida e credi.

Fernando
Sire, soldato misero
per nobil dama amor m'accende il petto,
e i miei trionfi io deggio
la mia gloria al suo amor. Questa ti chieggo.

Alfonso
Sia tua, la noma.

Fernando
Ella, signor, s'appella!...
La vedi la più bella!
(scorge Leonora che s'inoltra)

Alfonso (stupefatto)
Leonora!

SCENA TERZA
Leonora e detti.

Leonora
(sorpresa alla vista di Fernando)
Oh ciel, l'amante!
Rea comparirgli innante!

Alfonso
Ei del suo cor la brama,
ch'ei t'ama, or mi svelò.

Leonora
(Quel guardo m'agghiacciò!)

Alfonso
(Potria piombar su te,
poiché il tacer ti alletta,
la collera del re
con l'alta sua vendetta...)
Fernando a te la mano
desia di sposo offrir.

Leonora
Oh, che di' tu?

Alfonso
Il sovrano
l'accorda al suo desir.

Leonora e Fernando
Cielo!

Alfonso
Tu dei partir.
A tanto amor, Leonora, il tuo risponda,
quand'ei felice non vivrà che in te
dolce la speme del suo cor seconda,
ch'ei mai non debba maledir tua fé!

Leonora e Fernando
Se inganno è questo, o sogno, a me s'asconda
luce, che il vero rischiarar mi de'!

Alfonso
Entro un'ora il sacro rito
sia compito.

Fernando
Oh, mio signor
a' tuoi piè col sangue mio
or vogl'io donarti il cor.

Alfonso
E il tuo giuro?... ei sia serbato.
(piano a Leonora)
Se ingannato io fui da te,
vendicarsi appien sa il re.
(Alfonso parte conducendo Fernando)


SCENA SETTIMA

Tutta la corte e detto, poi Alfonso e Fernando.

Coro
Già nell'augusta cella,
di cui la volta splende,
voce soave appella
gli sposi al sacro altar.

Regni in que' petti eterno
l'amor che sì l'accende,
spanda favor superno
d'ogni dolcezza un mar.

Fernando
Ah! che da tanta gioia
inebriato è il cor: sogno avverato!
Insperato favor! Poss'io del pari
ir de' più grandi al fianco.

Alfonso
A ognun sia noto
quant'io t'onori. O tu che mi salvasti,
tu vincitor de' mauri... di Zamòra
conte e marchese di Montreal...
(Fernando fa un atto di sorpresa)
Ti eleggo.
Quest'ordin t'abbi ancora.
(Si distacca dal collo un ordine di cavalleria e lo pone a quello di Fernando che nel riceverlo pone un ginocchio in terra)

Gasparo e Coro
Ebben, che parvi?

Cavaliere
I re son generosi.

Gasparo
Il prezzo è questo
dell'onta e dell'infamia!

Cavaliere
Dunque, vero è l'imen?

Gasparo
Suocero e rege
si consigliaro insieme, e il patto indegno
dovrà del veglio rattemprar lo sdegno.

Un Cavaliere
Ma vien Leonora.

Gasparo (ironicamente)
Oh, la novella illustre!

SCENA OTTAVA

Leonora e detti. Essa è pallida ed è circondata da dame. Alfonso vedendola si allontana con dolore.

Leonora
Io mi sorreggo appena!...
(scorgendo Fernando che la contempla amorosamente)
Oh ciel! gli sguardi
senza rancor mi volge!

Fernando
(avvicinandosi)
L'ara è presta, o gentil.

Leonora
Gran Dio!

Fernando
Tu tremi!

Leonora
Ah! sì, di gioia.

Gasparo e Cavalieri
(Oh, infame!)

Fernando
Meco vieni
e d'uno sposo al fianco or ti sostieni.

Fernando sorte conducendo per mano Leonora,
le Dame ed una parte de' Cavalieri li seguono.


SCENA DECIMA

Fernando e detti.

Fernando
Per me del cielo
si dispiega il favor, ah, la mia gioia
dividete voi pur;
(ai Cavalieri)
meco esultate
di sì lieto destin; è mia per sempre
questa donna adorata; avvi ad un core
ben più raro, mel dite.

Gasparo e Cavalieri (freddamente)
Avvi: I'onore.

Fernando
L'onor! sua nobil fiamma
a me fu sacra ognora, e dalla culla
io la toglieva in dote; e tutti i beni
ch'ogg'io posseggo
d'essi son fumo al paro.

Gasparo e Cavalieri
Un ve n'ha chper te pensier più caro.

Fernando
Che diceste? Dell'ingiuria
vo' ragion... no, m'ingannai.
Deh! parlate, ve ne supplico,
qua le destre, amici...

Gasparo e Cavalieri
(ritirando le loro mani) Ah! mai.
E questo nome augusto
in avvenir, marchese,
più non s'udrà per noi.

Fernando
Gli atti perversi
sian lavati col sangue.

Gasparo e Cavalieri
Ebben, si versi.


SCENA UNDICESIMA

Baldassarre e detti.

Baldassarre
Dove correte?
Di quel cieco furor gl'impeti stolti
sospendete un istante.

Fernando
(accorrendo verso Baldassarre)
Il padre mio!

Baldassarre
(serrandolo al suo seno)
Oh Dio!

Gasparo (con ironia)
Lo sposo di Leonora!

Baldassarre
(distaccandosi dalle sue braccia e rispondendo)
Oh Dio!
Tu sei disonorato!

Fernando
Oh come! oh quando
il mio nome macchiai?

Gasparo e Cavalieri
La destra or dando
alla bella del re.

Fernando (atterrato)
Alla bella del re!
Che!... Leonora!... l'inferno
arde sul capo mio!...

Baldassarre
Tu l'ignoravi?

Fernando (con furore crescente)
Alla bella del re!

Baldassarre
Figlio!

Fernando
Il lor sangue
è a me dovuto.

Baldassarre
(guardando fuori)
Arrestati, alcun giunge.

Fernando
Ebben, l'attendo.

Baldassarre
Fuggi.

Fernando
Ah no, vendetta bramo.

Baldassarre
Fernando, ah figlio mio!

Fernando
Padre, mi lascia, or in me parla Iddio.

Tutti
Qual furore in quell'aspetto!
Il re!


SCENA DODICESIMA

Alfonso che dà la mano a Leonora e detti.

Fernando
(andandogli incontro)
Sire, io ti deggio
mia fortuna, mia vita,
di conte il nome, ogni splendor novello,
dovizie, dignità, beni supremi
che l'uom desia: ma tu volesti, oh Dio!
darli al prezzo crudel dell'onor mio!

Alfonso
Oh ciel! di quell'alma
il puro candor,
perduto ha la calma,
si cangia in furor.

L'oltraggio che scende
sul capo d'un re,
immobil mi rende,
tremante mi fe'!

Fernando
Un giuro, dell'alma
m'ha spento il candor,
più rendermi in calma
non puote l'onor;

le pene che intende
rivolger su me,
ricadan tremende
sul capo del re.

Leonora
Se il ver, di quell'alma
turbava il candor,
perché nella calma
serrommi al suo cor?

Ah! l'ire che intende
rivolger sul re,
crudeli, tremende
ricadan su me.

Baldassarre
Un giuro, a quell'alma
già spense il candor,
a renderla in calma
deh! torni l'onor.

L'oltraggio che scende
sul capo del re
immobil lo rende,
tremante lo fe'!

Gasparo e Coro
Oh ciel! di quell'alma
il puro candor,
perduto ha la calma
si cangia in furor.

L'oltraggio che scende
sul capo del re
immobil lo rende,
tremante mi fe'!

Alfonso
Orsù, Fernando, ascoltami.

Fernando
Il tutto è a me svelato.

Leonora
(Ei non sapea... mio fato!)

Fernando
Manto d'infamia a tessermi;
me sol sceglieva il re.

Alfonso (con collera)
Marchese!...

Fernando
Io tal non sono:
Ogni pregiato nome
saprà calcar mio piè.
(ai Cavalieri)
Signori; a onor tornatemi;
bersaglio della sorte
io vado incontro a morte,
e il solo nome ognor
avrò del genitor.

Leonora
(a Don Gasparo)
(Ines, rispondi, ov'è?)

Gasparo
(Ines! rinchiusa in carcere...)

Leonora
(Or tutto è noto a me).

Fernando
(si toglie dal collo l'ordine ricevuto dal re)
Quest'ordin venerato,
prezzo d'infamia, io rendo;
il brando profanato,
(trae la spada)
de' tuoi nemici al ciglio
tanto finor tremendo
io spezzo innanzi a te,
ché dono ei fu del re.

Maledetta è l'ora e il giorno,
che in me cadde un tanto scorno,
che compenso a' miei sudori
mi gittasti infamia ed or;
serba, ah serba, i tuoi tesori,
lascia solo a me l'onor.

Leonora
(al re)
Grazia, ah sire! in questo giorno
per noi cadde in tanto scorno;
(si volge poi a Fernando che la respinge)
nobil alma, i tuoi furori,
sono strali al mio cor;
la vendetta che tu implori,
ben l'avrai, ma m'odi ancor.

Alfonso
Troppo, ah! troppo in questo giorno
cadde in me d'oltraggio e scorno,
trema, ingrato, i miei furori
tu raddoppi e il mio dolor:
la vendetta che tu implori
nel rimorso è del mio cor.

Baldassarre
Maledetta è l'ora e il giorno
che in noi cadde un tanto scorno,
che intrecciato cogli allori
serto fu di disonor,
(a Fernando)
vieni, o figlio, e a' tuoi furori
renda calma il genitor.

Gasparo e Coro
Su noi cadde in questo giorno
il rimorso e insiem lo scorno;
lo spregiammo, e d'alti onori
degno è assai quel nobil cor;
vanne, o prode, e a' tuoi furori
renda calma il genitor.

Movimento generale, Fernando esce seguito da Baldassarre, i Cavalieri si dividono rispettosamente per lasciarlo passare; e gli s'inchinano innanzi.


ATTO 4

SCENA SECONDA

Baldassarre e Fernando.

Baldassarre
Figlio diletto, al padre
tu sol rimani; dell'iniquo Alfonso
fu vittima infelice
la suora tua.

Fernando
Ella in quel tempio or giace,
né più sentir può l'onta
del ripudio crudel; a cui dannolla
l'empio per donna
che in manto ancor più nero
volea coprir l'altro tuo figlio.

Baldassarre
È vero.
Fernando, in me degli anni
è grave il peso, a te la mia vendetta,
la tua commetto; a eredità di sangue
prepararti degg'io.
Fia men triste nella tomba il cener mio.
(incamminandosi)

Fernando
Mi lasci tu?

Baldassarre
Nel tempio
vanne, me appella un infelice. In questa
notte giungeva ei qui, misero, infermo,
il mio soccorso ei chiede.

Fernando
Giovine ancora?

Baldassarre
Nell'età più verde:
abbattuto, tremante, estremo fato
minaccia i giorni suoi.

Fernando
Ahi! sventurato!
(Baldassarre parte)


SCENA TERZA

Fernando solo.

Fernando
Favorita del re! qual negro abisso,
qual mia trama infernal, la gloria mia
avvolse in un istante,
e ogni speme troncò del core amante!

Spirito gentil ne' sogni miei
brillasti un dì ma ti perdei:
fuggi dal cor, mentita speme,
larve d'amor, fuggite insieme.
Donna sleal, a te d'accanto
del genitor scordava il pianto;
la patria, il ciel; e in tanto amore,
d'onta mortal macchiasti il core.


SCENA QUARTA

Baldassarre, detto e Monaci.

Baldassarre
Figlio, deh vien!

Fernando
Pace alla suora io teco or pregherò.

Baldassarre
La prece dell'offeso
ascolterà il Signor.

Tutti entrano nel tempio.


SCENA QUINTA

Leonora sola.

Leonora
Fernando, ah dove,
dove mai il troverò! Questa è la terra
ch'ei solitario alberga; in queste spoglie,
Dio di pietà, deh! fa' che insino a lui
mi fia dato inoltrar; dal rio dolore
affievolita, io sono
presso a morir. Della mia vita il dono
prendi, gran Dio, ma di Fernando al piede
deh! m'ottieni il perdono.

Coro
(entro il tempio)
Che fino al ciel la nostra prece ascenda,
sulla tradita che il dolor spegnea.

Leonora
Che ascolto! una preghiera! il ciel s'invoca
sulla tradita...

Coro
Compagna il tuo favor, Nume, la renda
di quegli eletti che il tuo cor scegliea.

Leonora
O qual sarà quest'alma
ch'oggi ritorna al cielo!

Fernando
(di dentro)
E l'implacato duol sovra la rea
di sventure cagion ratto discenda.

Leonora
È desso, è desso!
Ei domanda vendetta! Ah son perduta!
Fuggiam da queste soglie... Oh Dio!... Nol posso...
la morte il cor m'agghiaccia.
(cade spossata presso la croce)


SCENA SESTA

Fernando che esce dal tempio, e detta.

Fernando
Oh suora mia,
per poco m'attendi; il lutto atroce
che sì m'invade, al fianco tuo m'appella,
ma ancor tu giaci inulta.

Leonora
(tentando di rialzarsi)
Oh Dio! qual pena.
Ohimè! qual gelo!

Fernando
Che ascoltai? Chi veggio!
Un infelice al suol! (si avvicina) Deh, ti rincora.

Leonora
È desso!

Fernando
(indietreggiando con orrore)
Oh Dio!

Leonora
Non maledir Leonora.

Fernando
Ah! va, t'invola; e questa terra
più non profani il rio tuo piè,
fa' ch'io tranquillo scenda sotterra,
non condannato al par di te.
Nelle sue sale il re t'appella,
d'oro e d'infamia ti coprirà,
al fianco suo sarai più bella,
tuo nome infame ognor sarà.

Leonora
Infra i ghiacci, le rupi, i sterpi, i sassi,
movendo a ogni uom preghiera, io qui mi trassi.

Fernando
O tu, che m'ingannasti,
che pretendi da me?

Leonora
D'ambo sul capo
un sol error ricade.
Sperai che il nero arcano a te svelato
Ines avesse, e il tuo perdono sperai.
Credimi, non si mente
sull'orlo della tomba; a te, Fernando,
non giunse il messo, e fu celato il vero;
ah! il tuo perdon, solo il perdono io spero.

Pietoso al par del Nume,
un nume sii per me;
ahi! che di pianto un fiume
lunge versai da te.
D'onta fatal segnata,
null'altra speme ho in sen,
che di morir beata
del tuo perdono almen.

Fernando
A quell'affanno, a quell'accento,
sento, oh Dio! stemprarsi il cor;
a quel sospiro io mi rammento
i primieri dì d'amor.

Leonora
Al nero affanno il mio tormento,
deh, si plachi il tuo bel cor;
al tuo perdono io mi rammento
i primieri dì d'amor.

Al mio duolo, al mio spavento,
di conforto un solo accento!
Per tuo padre, ah, fia concesso,
per la morte a cui son presso.

Fernando
Vanne, vanne.

Leonora
Pel tuo amore
che beata femmi un dì.

Fernando
Giusto cielo! il mio furore
come foglia inaridi.

Leonora
Tua pietade alfin mi dona
o mi spingi nell'avel.

Fernando
Ah! Leonora... Iddio perdona.

Leonora
E tu?

Fernando
Io t'amo sempre più!
Vieni, ah vieni, io m'abbandono
alla gioia che m'inebria,
del mio cor treso il trono,
teco a lato io vo' morir.

Come lampo sorge all'alma
una voce ed un pensiero,
fuggi, ascondi al mondo intero
la tua vita, il tuo gioir.

Leonora
E fia vero!... io m'abbandono
alla gioia che m'inebria.
Del suo cor mreso il trono,
pago appieno è il mio desir.

Ma risponder non sa l'alma
a tua voce, al tuo pensiero,
deh! nascondi al mondo intero
la mia vita, il mio morir.

Fernando
Fuggiamo insieme.

Leonora
Ah taci: è vana speme.
(si sente nella Chiesa ripetere il coro religioso)
Odi tu quel concento?

Fernando
Andiamo.

Leonora
È il cielo che ti parla.

Fernando
Fuggiamo; in te riposto
mio fato è sol, deh vieni.

Leonora
A Dio ti volgi.

Fernando
Or più forte è l'amor; per possederti
io tutto affronterò, gli uomini e il cielo.
I VAATUS

1. STSEEN

Koor
Eel algava päeva,
eel tõuseva päikse
me seisame koidul
ju palves ta ees.
Oo hoia me isa
ja kaitse ka vürsti,
veel kaua neil loitku
su valgus südames.

2. STSEEN

Baldassare
Nad on palves meie eest, Fernando?

Fernando
Ma kuulen.

Baldassare
Kui armsad on nad mull', ka mina neile
Pole armas ma sulle!

Fernando
Oh ja! Ka mulle!
Ma olin määrat' päästma vaenlaselt riiki,
üldiselt läks see ka korda,
pean tunnistama hästi, siit leidsin rahu,
mis igatsesin, kuid...

Baldassare
Räägi, ja selgelt!

Fernando
Sootuks uus mulle seni
tundmatu värin, on valland kogu hinge;
olin templis, vaikses palves eelistus mõttes
ainult vooruseid, au, siiski võitjaks jäi armastus!

Baldassare
Kuidas, mis juhtus?

Fernando
Valge inglina põlvitas altaril
võluv neitsike palves mu ees,
salavärin seni tundmatu südamel
kütkestas hinge, pilgul veri kees!

Oo mu isa! ei unusta iial ta võluvat ilu,
neitsile altaril kuulub mu süda.
Sest et ainult ta pääle veel mõtlen
ainult veel teda näen.

---









Baldassare
On see tõsi? Mis kuulen? Ei või olla!
Määrasin ammu su saatuse tee.
Miski pole kauaks ning siis kui ma lahkun
Santa Giacomost, saad juhtima sina!

Fernando
Isa, oo isa!

Baldassare
---
Sa ju tead, see mul pole ainsam iha:
veel on meil kõigi kõlvatuste maa,
kõik see muutub, sest minu õiglast viha
jagab kogu Ibeeria!

Fernando
Oo isa, oo isa!

Baldassare
---
---
Ütle siis, kes on sinu armas neitsi,
mulle näib liiga kerge ta võit.
Kus ta kodu, kes ta isa, mis rahvusest,
tema nimi ja seisus, kuis need?

Fernando
Ta mull' armas!


Baldassare
---
Nii ma näen, olen ka sinus pettunud,
ole neetud Fernando ka sina!
Küllap sindki kord karistus tabab,
küllap kord määrab Kõrgem su tee!

Fernando
Helge kiirena juhib me radu,
kaotab tumedad varjud mu teelt!
Ainsam mõte, mil näen jälle teda,
millal kuulen ta hõbedast häält!

---
























4. STSEEN

Fernando

Mu vaikija neitsi, kummaline saadik,
kes igavesti valvel,
siin oled sa, kui tulen või lahkun jälle
ja kogu aja ainsamatki sõna?
Vaikus, see on nii rõhuv! Oh ütle sina,
miks varjab nii visalt su donna ka mulle
armsamale keegi oma seisust , oma nime?
Mu armsam, kes on ta?

Ines
Ma seda ei või!

Fernando
Siis ütle, miks varjab ta seda,
on seegi saladus?

Ines
Veel suurem, kui sa arvad!

Sealt tuleb donna Ella, eks küsi temalt!




5. STSEEN

Leonora
Oo mu armsam, vist kõrgema käsi
juhtis sind, mu suurim õnn, tule kallim!
Oo kuis ärevuses oot'sin,
kuis ma igatsesin sind!

Fernando
Lahkudes armsast isast,
mul hinges muud polnud soovi,
kui sind kallim näha!

Leonora
Ja kohtamise päevast
seesama soov ka mul,
oo usu kallim, mulle
tähtsaim on sinu õnn!

Fernando
Me ühine õnn?

Leonora
Kui palju veel
õnnetum sinust ma!

Fernando
Taeva pärast, mulle ütle julgelt,
millist hädaohtu sa aimad!
Sinu soov on mulle käsuks,
oo, ma annaks see eest elugi.

Leonora
Oo kuis saatus võib olla käre!

Fernando
Kes sa oled?

Leonora
Miks pärid seda.

Fernando
Ma ei küsi kuis sa nii soovid,
siiski üht palun armsam veel,
kui ma sulle olen kallis,
kas mu kaasaks ka tuleks sa?

Leonora
Oo ma tuleks, kuid ei või!

Fernando
Oo häda!
Miks jälgib mind kare saatus!
Mu ainsast lootusest
kustumas viimne kiir!

Leonora
Olen kõrgema ees
ma raskesti eksind,
seda tasub ta!
Seepärast tahtsingi ma
sinule anda üht kirja,
ainult kahtlesin veel

Fernando
Kuid miks?

Leonora
Kõnelsid kord voorusist ja aust,
sul oli au voorusist ülem!

Fernando
Nii ongi.

Leonora
Siit leiad sinu au pühamu mulle,
kuid vannu...

Fernando
Ja mis?

Leonora
... mind jäta...

Fernando
Sa nõuad võimatut!




Fernando
Kuis võin jätta ma sind,
kuis võin lahkuda,
kui sulle tuksub
mu rind alalõpmata.

Kui mind tabaks õnnetus
või surm ähvardaks,
oo ei, surmagi suus
ma lahkuda ei saaks.

Ja kui nõuaks kõik ilm,
et sind jätaks ma,
ei lahkuks iial sinust ma.


Leonora
Ja kuigi samm meile üle jõu,
on see vast ainsam tee,
võib päästa vaid viimne nõu:
ohvriks toon südame.

Küll kurb on mu saatus,
kord surm lunastab,
see mu ainus lootus:
kord piingi otsa saab.

Ja kui kurdaks kõik ilm,
et sa jätsid mu:
nüüd lahkuma pead
minust sa!


6. STSEEN



Ines
Ah, Leonora, tema kõrgus!

Leonora
Alfonso!
Püha taevas!

Fernando
Alfonso!

Leonora
Oh mis teen ma!

Tulen kohe!

Võta ja mine!
Oo rutta!

Fernando
Ah ei!

Leonora
Ma palun, mine!






3. VAATUS

1. STSEEN



Fernando
Ehk siin näen teda jälle; siis olin tundmatu,
nüüd juba kuulus võitja; sain kutse tulla,
sest kõrgus ootab mind, lööb ärevuses süda,
on's armastus või au?: kus minu kallim,
teaksin ma seda!
Võib-olla juba nüüd näen jälle teda.
Seal kuning'!


2. STSEEN




Don Gasparo
Su otsus selle kasu suhtes?

Alfonso

Kas alistuma pean
nende võimatul vetol?

Don Gasparo
Ah ei, veel puudub
selleks põhjus!

Alfonso
Leonora tulgu siia.
Tema kaaslane Ines, see võtke kinni.

Kui hea,

et leian sinu siit; sa võidu
ju kuningale tõid.

Fernando
Mul oli kohut
täites see õnn!

Alfonso
Hindan su teeneid!
Ja tasuks saad kõik, mis kuningas võib anda.
Võid mind usaldada täitsa, nüüd küsi julgelt.

Fernando
Kõrgus ma vaene sõjamees
üht aadlidaami ju kaua kannan hinges,
sest armastusest olenes
ka suuresti mu võit. Võin ma ta saada?

Alfonso
Võid saada ta, nimi.

Fernando
Ka nime ütlen sul kohe...
sama seal kõigist kenaim


Alfonso
Leonora!

3. STSEEN


Leonora

O taevas, Fernando!
Mis ta küll minust arvab!

Alfonso
Mul võitja äsja ütles, et ihkab sind,
et ammu ju sind armastab.

Leonora
(Kui karm ta jäine pilk!)

Alfonso
(Seepärast et truudusel
su hinges polnud asu
nüüd võta kord ka
kuningalt selt vastav tasu...)
Fernando, vapper võitja,
mult palus sinu kätt!

Leonora
Mis ütled sa?

Alfonso
Oh rüütel,
siin annab kuning' sul nõutud tasu!

Leonora ja Fernando
O taevas!

Alfonso
Sa lahkud homme siit!
Armastab sind tulevane kaasa,
ka sul, Leonora, olgu kallis ta,
astuge teele käsikäes, õnn kaasa,
sest segama te õnne keegi küll ei saa!

Leonora ja Fernando
On see ta soov? Ta õiget soovi
varjab, see pole nii!


---















7. STSEEN














Fernando
Olen joobund õnnest,
ootamatust õnnest: kõik olen saanud,
millest unistasin vaid! Kahtlen veel kõrgus,
kas ma ka väärin seda.

Alfonso
Kõik peavad teadma,
kuis austan seda, kes päästis kogu riigi,
tervitan sind võitja kui Zamora krahvi,
annan käe kui Montreali markiisil'...


See kink on suurim kuningalt.



---























8. STSEEN




Leonora
Vaevalt seisan jalul!...

Oo taevas, ei hoia
ta kandvat viha!

Fernando

Altar ootab, on ju aeg.

Leonora
Ah mu jumal!

Fernando
Sa värised!...

Leonora
Oh jah, vist õnnest.

Gasparo ja Fernando
(Kui alatu!)

Fernando
... vist õnnest.
Armsam ulata mul käsi, kui toetan ehk on siis parem.





10. STSEEN



Fernando
Veel üksnes taevas
võib tasuda nii! Ah! Kui te tunneks,
kui te aimaks mu õnne;

mul saatus armuline,
sest täna ju saab minu omaks see,
kellel' tuksub mu süda; siis oman rahulduse
õie, jah sõbrad.

Don Gasparo ja rüütlid
Jah. Kuid au.

Fernando
Ja au, see puhas leek,
mis mul ikka olnud püha ja ülem
voorus lapsepõlvest saadik; hinnakem seda!
Kõik maine vara
tühine selle kõrval.

Don Gasparo ja rüütlid
Meile näib, on ju veel, mis sellestki sul kallim.

Fernando
Mis ma kuulen? Kes mind haavab?
Kes julgeb seda? Tal tasun ma! Kuid ei või ju olla,
et seltsimehed mind tahaks haavata,
sõbrad, mul andke käsi...

Don Gasparo ja rüütlid
Ei iial!
Me polegi ju sõbrad
ning tulevikus selleks
ei soovi saada ka!

Fernando
Küllalt ju sest:
on teotus lunastuseks verel

Don Gasparo ja rüütlid
Me valmis selleks!


11. STSEEN



Baldassarre
Pimedas vihas
kuhu tormate nüüd? Mis on siis juhtunud,
millest tekkinud tüli?

Fernando

Oo minu isa!

Baldassarre

Oo jumal!

Don Gasparo
See on Leonora kaasa!

Baldassarre

Oh poeg!
Nad on sinu nime teotanud!

Fernando
Mu nime! Ja kuidas?
Seda küll ei või olla!?

Don Gasparo ja rüütlid
On naiseks tal
kuninga favoriit.

Fernando
Kuninga favoriit!
Tõesti! Leonora! Kas lõõmab
leegina hinges viha!...

Baldassarre
Kas sa ei teadnudki?

Fernando
Kuninga favoriit!

Baldassarre
Poju!

Fernando
Oo kuis tasuda
tal ihkan!

Baldassarre

Sa kogu end, keegi tuleb.

Fernando
Siin ootan teda.

Baldassarre
Lahku!

Fernando
Ah! ei ma nõuan talt tasu.

Baldassarre
Fernando, jäta tasu.

Fernando
Isa, veel päästma ju pean oma nime!

Kõik koos
Kõrgus ise tuleb siia.
Mis saab?


12. STSEEN



Fernando

Kõrgus, sulle võlgnen
oma õnne ja elu!
Ka kõrge nime, ehtisid mauride võitjat,
aumärgid kõrgemad, uskusin juba
ma oma õnne, kuid tasuks võtsid sa minult
kõige kallima au - mu ausa nime!

Alfonso
Et tasuda talle,
on valit' mu tee,
ehk küll kuningale
ei sobind see.

Ta häbi ja teotus
nüüd kuninga süü,
see ongi mu kaotus,
on minu suur süü!

Fernando [ja teised]
Et tõde Leonora
ei avaldand sa mul,
ei iial saa seda andestada sul
ja tagasi saan on au.

Need piinad, mis
määratud mulle,
nad langevad kuninga peale
nii hirmsalt ja raskelt.


---































Alfonso
Kõik sul, Fernando, selgitan!

Fernando
See kahjuks liiga hilja.

Leonora
(Tal tundmata mu saatus!)

Fernando
Ahvatleda alatusel tahtsid,
kõrgus, mind.

Alfonso
Markiis!...

Fernando
Ma see pole enam:
kõik sinu kõrged nimed
on mulle üksnes häbiks

Mu härrad, andke tagasi
mu aus ja puhas nimi,
et võiksin rahus surra
ausa nime olen pärind,
ausaks jäägu see ka mul.

Leonora

(Mu Ines, kas viibib mu teener?)

Gasparo
(Ta istub vanglas)

Leonora
---

Fernando

Mul pole tarvis märki,
mil hinnaks teotus, siin on ta!
ei vaja ma ka mõõka,

mis lahingute kestes
vaenlasi hoidis hirmul,
tal juba aeg on täis,
see sinu viimne kink.

Olgu neetud, kes julges
süütut teotada alastuses
olgu neetud, kes tasus võidu
südametult teotusel;
võtke siis kõik mis mul veel kallis,
jätke vaid au.

Leonora

---





































4. VAATUS

2. STSEEN



Baldassare
Mu armas poeg, veel sina
üksi mul jäänud, hoolimatu Alfonso
see saatis vara surma
su õe õnnetu

Fernando
Siin ta puhkab ilmakärast,
ei tunne enam valu;
põlgusest on ta vaba, mis tal
sai osaks naisest,
kes tahtis kord mustal mantlil
katta ka sinu poega, õnnetut venda.

Baldassare
Fernando,
mul aastad tunduvad
raske koormana juba, veel pole meile tasund,
kord teed seda sina; sul soontes minu veri,
ole seks ikka valmis,
siis külmas hauaski mul kergem olla.


Fernando
Sa juba lähed?

Baldassare
Mu poeg,
ma pean, üks õnnetu mind ootab. Nüüdsama
öösel jõudis ta siia, kurbusest murtud,
ta vajab kiiret abi.

Fernando
On ta veel noor?

Baldassare
Noor ja õige ilus,
ainult ilusal näol valuline ilme,
mul näib, ta päevad loetud.

Fernando
Mul on tast kahju!



3. STSEEN



Fernando
Favoriit oli ta! Kuninga favoriit!
Kui must ja kui autu oli kavatsus tal,
mis ainsal hetkel mult riisus terve elu,
pilgul hävitas kõik, kord oli armas!

Helgem kui päev olid kord mulle,
võidugi võlgnesin ma sulle,
viimati sind nägin nii kurvana,
Oo jätke mind, veretud varjud endisest a'ast!
Su pärast jätsin ma vana isa,
su pärast kodu ka võõraks jäi mull',
sest polnud küll: sa veel nõudsid lisa
ning jätsid üksnes teotuse mul


4. STSEEN



Baldassare
Tule, mu poeg!

Fernando
Lahkunul rahu me palume koos.

Baldassare
Kurbade palve tungib
alati taevasse.




5. STSEEN



Leonora
Fernando, Fernando,
kusagilt ei leia sind! Siin ta siis kannab
nüüd oma valu üksi, mind päästis
nunna riietus. Oh, kui ma
üksnes näha saaksin teda ainsam kord,
ju mul nõrkeb süda piina kandes, ju tunnen ma surma külma kätt. Kestaks mu elu veelgi
ainsama viivu, ehk suudaks siiski Fernando
andestada kõik, andestada kõik!

Koor

Taevasse tõusku meie palve su ette,
kannatajale tasu kõik valu.

Leonora
Mis kuulen, see hingepalve! See viimne kutse
kannatajale...

Koor
On ta ju õnnis ingel, sinu keeltel
tal lase tunda taevaisa ilu.

Leonora
Oo kellele võiks olla küll
avat' tema taevavärav!

Fernando

Murtuna elust lahkus kuninganna,
saada süüdlasil õiglane tasu.

Leonora
See tema! See tema!
Taevalt ta nõuab tasu!
Pean lahkuma siit jälle. Oo jumal! Ma ei suuda!
Kui õudne, kui õudne surra!
(vajub risti najale)


6. STSEEN



Fernando
Mu vaene õde,
sul oodata veel vähe; see rusuv kurbus,
mis surub südant, see pea mindki kutsub,
veel oled tasumatu...

Leonora

Oh jumal, oh aita!
Mu süda nõrkeb!

Fernando
Keegi kõneleb!
Vist sama õnnetu, see vaene! On sul nii raske?

Leonora
See tema!

Fernando

Mu jumal!

Leonora
Oh ära nea Leonorat!

Fernando
Kuis said sa siia? See pind on püha,
siia ei või astuda autu jalg,
siin tahan korra rahus surra,
miks tuled segama seda ka,
tahad et oleksin neetud, või sina - ah, kao!
Oled ju kallis sa kuningale, sind igatseb ta
ja nimi autu vaid ehteks selle,
Leonorat kes kord armastand!

Leonora
Tulin siia su juurde, ei kartnud ta kiusatusi,
teel keda nägin ainult sellelt pärisin rada.

Fernando
Kui oled mind ju petnud,
mida soovid sa nüüd?

Leonora
Langesime tookord
vaid eksituse ohvriks.
Sul avaldama pidi mu kurva saladuse Ines,
ma lootsin sa ju tead!
Oo, usu mind, mul peita tõde ei ole põhjust,
nüüd olen haua äärel, nii jäigi sul, Fernando, kõik mõistmatuks! Sul näis ma varjan tõde,
oo hea Fernando, kas sa siis mul ei andesta?

On kividelgi minust hale,
kes piinul süü ju lunastand.
Oo ära südametu ole,
taeva nimel palun sind!
Neetud ma ja kõigist põlat,
sest vabastab mind üksnes surm!
Mu elu õnnetu ju elat,
oo ära ole mulle karm!

Fernando
Küll raske kuulda kõike seda,
muuta midagi küll ei saa;
ei suudaks keegi avitada
armastuse hinnal ka.

Leonora
Mu hingepiinad ja kõik valu -
su andestades lõpeks need ära;
kuis suutsid mulle andestada
tookord armastuse koidikul.

Minu piinast ja raskest valust
võttis osa su vana isa,
lubas leida mulle troosti,
elan viimseid veel.

Fernando
Kao!

Leonora
Fernando, sind ma palun,
meie armastuse nimel

Fernando
Ah! helde taevas, minu viha
kadunud ainsama pilguga.

Leonora
Võid sa tasuda õnnetule,
külma surma valitule, oo Fernando!

Fernando
Ah, Leonora! Armu andestab jumal!

Leonora
Sina!

Fernando
Oo kallis,
tule kallim, tule jälle,
möödu kannatuse päevad,
veel mu süda tuksub sulle,
oled armas mul endiselt.

Tookord ainsam päästev mõte
näis murest muljut südamehääl,
ilmast valla ütlesin enda
jäädavalt, valla jäädavalt.

Leonora
On siis tõesti vaikind valu,
möödas kannatuse päevad,
oo mu süda tuksub sulle,
oled armas mulle endiselt sa.

Kuid oh häda, pole õnne mul,
liiga suure saatus teinud vea,
oh, ilmast valla olen ma pea
jäädavalt, valla jäädavalt.

Fernando
Siit põgeneme seltsis.

Leonora
Oo armsam, see tühi lootus.

See on viimane kutse?

Fernando
Nüüd lähme.

Leonora
On viimane kutse

Fernando
Oo tule, on nüüd ju ühine
saatuski meil, tule!

Leonora
Oo ei! mind kutsub taevas.

Fernando
Suurem armastus veel; säde jumalik elutseb
südames, põletab kurbuse ja vähendab valu.
Käsitsi kirjutatud tõlge noodiridade kohalt.

Katkendid tervikteosest
1. vaatus: 1.-2. stseen, 4.-6. stseen
3. vaatus: 1.-3. stseen, 7.-8. stseen, 10.-12. stseen
4. vaatus: 2.-6. stseen